L’Est Est Est di Montefiascone è molto più di un semplice vino: è una storia tramandata da secoli, una leggenda intramontabile e un simbolo della cultura enologica della regione Lazio. Prodotto nella pittoresca regione della Tuscia, nella provincia di Viterbo, questo vino bianco a Denominazione di Origine Controllata (DOC) incarna l’essenza di un territorio unico e di un passato ricco di fascino.
La storia di questo vino affonda le sue radici nel 1111, un periodo in cui Impero e Chiesa si intrecciavano in un equilibrio complesso. Quando Enrico V di Germania intraprese il viaggio verso Roma per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero, portò con sé un seguito imponente. Tra i suoi uomini vi era il vescovo Johannes Defuk, noto per la sua passione per il vino di qualità.
Consapevole delle difficoltà di trovare vini eccellenti lungo il percorso, il vescovo affidò il compito al suo fidato coppiere, Martino. Il compito era chiaro: esplorare le locande e, qualora avesse trovato un vino di alta qualità, segnalarlo scrivendo Est (dal latino c’è) sulla porta. Se il vino fosse stato straordinario, avrebbe dovuto scrivere Est Est.
Quando Martino giunse a Montefiascone, il vino locale lo conquistò al punto da aggiungere un terzo “Est”, enfatizzando l’eccezionalità del prodotto. Seguendo queste indicazioni, il vescovo Defuk raggiunse Montefiascone e rimase talmente affascinato dalla qualità del vino che decise di prolungare la sua permanenza. La leggenda narra che, terminata la missione imperiale, Defuk tornò a Montefiascone, dove visse fino alla sua morte, probabilmente dovuta al suo amore eccessivo per il vino. Ancora oggi, nella chiesa di San Flaviano, una lapide recita: Per il troppo EST qui giace morto il mio signore Johannes Defuk.
Dove nasce EST EST EST, il territorio di Montefiascone
Montefiascone, situata nel cuore del Lazio settentrionale, sorge su un colle che domina il Lago di Bolsena, il più grande lago vulcanico d’Europa, offrendo un panorama straordinario fatto di colline ricoperte da vigneti, oliveti e boschi.
Questo territorio, ricco di storia e natura, ha origini che risalgono all’epoca etrusca e romana, come dimostrano i numerosi reperti archeologici trovati nei dintorni. Il nome stesso della cittadina deriva probabilmente da “Mons Phisconis”, un riferimento alla forma a cono del colle su cui si erge. Durante il Medioevo, Montefiascone divenne un punto cruciale lungo la via Francigena, la celebre strada dei pellegrini diretti a Roma, trasformandosi in un importante centro religioso e commerciale.
A testimonianza di quel periodo di splendore vi sono le chiese, i conventi e la maestosa Rocca dei Papi, una fortezza costruita nel XIII secolo che serviva come residenza estiva dei pontefici e che oggi regala una vista mozzafiato sul lago e sulle colline circostanti. La natura vulcanica del territorio non solo ha modellato il paesaggio, ma ha anche arricchito i terreni di minerali preziosi, creando un terroir unico che dona al vino Est Est Est di Montefiascone le sue caratteristiche distintive di sapidità e freschezza, grazie anche al microclima temperato e all’influenza del lago.
Il metodo di produzione dell’Est Est Est di Montefiascone
La produzione dell’Est Est Est di Montefiascone è un processo che combina tradizione e innovazione, valorizzando le peculiarità del territorio e rispettando le caratteristiche naturali delle uve. Ogni fase della lavorazione è attentamente seguita per garantire un prodotto di eccellenza che rispecchi la qualità distintiva del vino.
La vendemmia rappresenta il primo passo fondamentale. Avviene generalmente tra settembre e ottobre, quando le uve raggiungono il grado ottimale di maturazione, mantenendo il perfetto equilibrio tra zuccheri e acidità. Molti produttori preferiscono una raccolta manuale, per selezionare solo i grappoli migliori e preservare l’integrità degli acini. Questo approccio artigianale consente di ottenere un mosto di qualità superiore, riducendo al minimo il rischio di ossidazione.
Una volta raccolte, le uve vengono trasportate rapidamente in cantina, dove si procede alla pressatura soffice. Questa tecnica consente di estrarre il mosto senza rompere i vinaccioli, evitando di conferire al vino note amare. Il mosto ottenuto viene poi sottoposto a una fermentazione a temperatura controllata, generalmente intorno ai 16-18°C, per preservare gli aromi freschi e i profumi fruttati tipici del vino. La fermentazione dura alcune settimane e avviene in vasche di acciaio inox, un materiale che garantisce igiene e mantiene intatte le proprietà organolettiche del prodotto.
Dopo la fermentazione, il vino viene affinato per un periodo che può variare da pochi mesi a un anno, a seconda del produttore e dello stile desiderato. L’affinamento avviene quasi sempre in contenitori di acciaio inox, per mantenere la freschezza e la vivacità del vino, evitando l’introduzione di note legnose che ne altererebbero il profilo. Durante questa fase, il vino sviluppa la sua struttura e raggiunge l’equilibrio perfetto tra acidità, sapidità e morbidezza.
Prima dell’imbottigliamento, il vino viene sottoposto a filtrazione per eliminare eventuali impurità e garantire un prodotto limpido e stabile. Ogni bottiglia è il risultato di un processo meticoloso, che mira a esaltare le qualità uniche delle uve e del terroir di Montefiascone.
Le uve dell’Est Est Est di Montefiascone
Il segreto del carattere unico dell’Est Est Est di Montefiascone risiede nelle uve utilizzate per la sua produzione. La combinazione di tre varietà principali, ognuna con caratteristiche distintive, crea un vino armonioso, fresco e aromatico, che rispecchia pienamente il terroir vulcanico della zona.
Il vitigno predominante è il Trebbiano Toscano, conosciuto localmente come Procanico. Questo vitigno rappresenta tra il 50% e il 65% della composizione del vino ed è apprezzato per la sua capacità di conferire al prodotto finale una marcata freschezza e una spiccata acidità. Grazie alla sua neutralità aromatica, il Trebbiano Toscano funge da base ideale, lasciando spazio all’espressione delle altre varietà e del territorio stesso. È una varietà versatile, in grado di adattarsi bene ai terreni vulcanici di Montefiascone, arricchendo il vino con una sottile mineralità.
Un altro componente fondamentale è il Trebbiano Giallo, localmente noto anche come Rossetto, che costituisce tra il 25% e il 40% dell’uvaggio. Questo vitigno, meno comune ma altamente pregiato, apporta al vino una maggiore struttura e note fruttate più intense, che richiamano aromi di pesca, albicocca e agrumi maturi. Rispetto al Trebbiano Toscano, il Trebbiano Giallo ha una personalità più esuberante e contribuisce a rendere il bouquet aromatico più complesso e accattivante.
Infine, una piccola ma preziosa percentuale è rappresentata dalla Malvasia Bianca, che può raggiungere il 20% dell’assemblaggio. Questo vitigno è noto per il suo carattere aromatico e per la sua capacità di aggiungere morbidezza e un tocco di dolcezza naturale al vino, bilanciando la freschezza e l’acidità delle altre varietà. La Malvasia Bianca arricchisce il profilo sensoriale del vino con sentori di fiori bianchi, miele e una leggera nota tropicale, rendendo l’Est Est Est particolarmente piacevole e versatile.
La combinazione di questi tre vitigni riflette la filosofia produttiva di Montefiascone, dove il rispetto per la tradizione si unisce alla valorizzazione del terroir. Ogni varietà viene coltivata con attenzione, rispettando le caratteristiche naturali delle viti e adattandosi al microclima locale. I vigneti, spesso disposti su colline esposte a sud per massimizzare la luce solare, beneficiano di terreni vulcanici ricchi di minerali, che conferiscono al vino la sua caratteristica sapidità e il profondo legame con la terra da cui proviene.
Caratteristiche organolettiche
L’Est Est Est di Montefiascone si distingue per un profilo organolettico ben definito, frutto dell’equilibrio tra le varietà di uve utilizzate e l’influenza del terroir vulcanico. Ogni aspetto sensoriale di questo vino, dal colore al gusto, contribuisce a raccontare la sua storia e la sua unicità.
Alla vista, il vino si presenta con un colore giallo paglierino brillante, spesso arricchito da riflessi verdolini, indice della sua freschezza e giovinezza. Questa luminosità visiva richiama immediatamente l’idea di un vino vivo e vibrante, in perfetta armonia con le sue caratteristiche olfattive e gustative.
All’olfatto, il bouquet dell’Est Est Est è delicato ma complesso, capace di catturare l’attenzione con le sue note floreali e fruttate. Tra i profumi predominanti si avvertono sentori di fiori bianchi, come il gelsomino e l’acacia, che si intrecciano con le sfumature fruttate di mela verde, agrumi freschi e una leggera nota di pera matura. Nei vini affinati più a lungo, possono emergere anche toni leggermente minerali ed erbacei, che aggiungono profondità e complessità al profilo aromatico.
Al gusto, l’Est Est Est di Montefiascone si rivela fresco e piacevolmente armonioso. La sua acidità ben bilanciata dona vivacità al palato, mentre la leggera sapidità, tipica dei vini prodotti su suoli vulcanici, aggiunge carattere e persistenza. Il corpo è generalmente leggero o medio, rendendo questo vino estremamente versatile e adatto a diverse occasioni. A seconda della versione, può essere prodotto in stile secco, caratterizzato da una netta freschezza, o abboccato, dove emerge una dolcezza delicata che lo rende ideale anche per abbinamenti più particolari.
La persistenza aromatica dell’Est Est Est è un altro punto di forza: il finale è piacevolmente asciutto e rinfrescante, lasciando in bocca una sensazione pulita con lievi richiami minerali e agrumati. Questa combinazione di freschezza e aromaticità rende il vino non solo piacevole da degustare da solo, ma anche perfetto per accompagnare una vasta gamma di piatti.
Abbinamenti gastronomici ideali per l’Est Est Est di Montefiascone
L’Est Est Est di Montefiascone è un vino estremamente versatile e rappresenta una scelta eccellente per accompagnare un’ampia varietà di piatti. Grazie alla sua freschezza, acidità equilibrata e alla leggera sapidità, si adatta perfettamente sia alla cucina tradizionale del Lazio sia a piatti di carattere più contemporaneo.
Antipasti e aperitivi: La leggerezza e la vivacità di questo vino lo rendono ideale per iniziare un pasto. Si abbina perfettamente a bruschette al pomodoro fresco, insalate di mare, carpacci di pesce e tartare di tonno o salmone. La sua acidità bilancia la morbidezza di formaggi freschi come mozzarella di bufala, burrata o ricotta. Per un aperitivo leggero, è ottimo con piccoli finger food come vol-au-vent alle verdure o crostini con paté di olive.
Primi piatti: L’Est Est Est si esprime al meglio con primi piatti della tradizione laziale. È perfetto per accompagnare un risotto ai frutti di mare, in cui la sapidità del vino esalta i sapori del pesce. È altrettanto eccellente con paste condite con sughi leggeri, come spaghetti alle vongole, linguine al limone o fettuccine ai carciofi. Per gli amanti della cucina regionale, è un abbinamento impeccabile con pasta alla gricia o cacio e pepe, in cui la sua freschezza contrasta la ricchezza dei condimenti a base di pecorino.
Secondi piatti di pesce: Con il pesce, l’Est Est Est si conferma un compagno ideale. La sua freschezza si sposa bene con orata al forno, branzino al cartoccio e pesce alla griglia, accompagnati da erbe aromatiche come timo e rosmarino. È perfetto anche con fritti leggeri, come un fritto misto di calamari e gamberi, dove la sua acidità aiuta a pulire il palato. Sul Lago di Bolsena, una combinazione classica è con il coregone alla brace, un pesce locale che trova in questo vino un perfetto equilibrio di sapori.
Carni bianche: Le carni bianche come pollo, tacchino o coniglio, cucinate in modo semplice, trovano un valido alleato nell’Est Est Est. È ideale con pollo al limone, scaloppine alla salvia o coniglio in umido, in cui la freschezza del vino bilancia i sapori delicati della carne e delle salse leggere.
Piatti tipici locali: Per un’esperienza autentica, l’Est Est Est è il compagno naturale dei piatti tradizionali della zona. La sbroscia, una zuppa di pesce del Lago di Bolsena, è un abbinamento iconico. Il vino esalta i sapori complessi della zuppa, offrendo un contrasto equilibrato alla sua consistenza robusta. Anche i piatti a base di verdure, come carciofi alla romana o zucchine ripiene, sono perfettamente valorizzati dalla leggerezza del vino.
Formaggi e dessert leggeri: Grazie alla sua versione abboccata, l’Est Est Est può essere abbinato anche a formaggi semi-stagionati, come il pecorino toscano, o a dessert leggeri a base di frutta, come una macedonia fresca, una torta al limone o una crostata di albicocche.
Che tipo di vino è l’Est Est Est di Montefiascone?
L’Est Est Est di Montefiascone è un vino bianco DOC, fresco e aromatico, prodotto principalmente con uve Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo e Malvasia Bianca.
Qual è la leggenda dell’Est Est Est di Montefiascone?
Secondo la leggenda, il vescovo Johannes Defuk trovò il vino così eccezionale che il suo coppiere scrisse “Est Est Est” per indicare la straordinaria qualità del prodotto.
Con quali piatti si abbina l’Est Est Est di Montefiascone?
Si abbina perfettamente a piatti di pesce, carni bianche, antipasti leggeri e ricette tradizionali come spaghetti alle vongole e sbroscia del Lago di Bolsena.
Dove si produce l’Est Est Est di Montefiascone?
È prodotto nella provincia di Viterbo, in particolare nei comuni di Montefiascone, Bolsena e zone limitrofe, su terreni di origine vulcanica.
Quali uve vengono utilizzate per produrre l’Est Est Est di Montefiascone?
L’Est Est Est è prodotto principalmente con Trebbiano Toscano (50-65%), Trebbiano Giallo (25-40%) e Malvasia Bianca (fino al 20%), che conferiscono freschezza, aromaticità e struttura al vino.