Ratafia ciociara: il liquore tradizionale di visciole
La Ratafia ciociara è un liquore tradizionale della Ciociaria, una terra ricca di storia e cultura situata nel cuore del Lazio. Preparata con un’infusione di ciliegie selvatiche e alcol, la ratafia ha radici antiche ed è strettamente legata alle tradizioni enogastronomiche contadine della regione lazio. Questo liquore era spesso consumato durante momenti di festa e celebrazioni familiari, rappresentando un simbolo di convivialità e appartenenza culturale. Oggi, la ratafia ciociara continua a essere apprezzata per il suo sapore unico e per il legame profondo con le usanze del passato.
Storia della Ratafia ciociara
La ratafia ciociara ha radici profonde nella cultura locale della Ciociaria, con una storia intrecciata alle tradizioni contadine di questa regione del Lazio. La produzione della ratafia, anche conosciuta come ratafià, risale a secoli fa ed è basata su un’infusione alcolica di visciole (ciliegie selvatiche) e vino rosso, tipicamente di uva Cesanese, un vitigno autoctono del Lazio.
L’origine del nome “ratafia” sembra derivare dall’espressione latina rata fiat, che significa “così sia stabilito”. Tradizionalmente, questo liquore veniva bevuto per suggellare accordi verbali o contratti, riflettendo la sua importanza nelle celebrazioni e negli eventi comunitari.
In passato, la ratafia veniva preparata artigianalmente nelle case contadine, specialmente durante il periodo di raccolta delle visciole, quando queste ciliegie erano abbondanti. Il liquore si diffondeva rapidamente tra le famiglie e gli ospiti durante feste e matrimoni, diventando un simbolo di ospitalità e celebrazione.
Oggi, la ratafia ciociara continua a essere prodotta da distillerie locali, come Paolucci Liquori, che conservano le antiche ricette e metodi di preparazione, macerando ciliegie e altre sostanze aromatiche nel vino. Sebbene la tradizione si sia evoluta, la ratafia è diventata una specialità ricercata anche oltre i confini regionali, apprezzata sia come digestivo che come accompagnamento a dessert a base di cioccolato.
Questa storia e la diffusione del liquore continuano a mantenere vivo un forte legame tra la ratafia e la cultura della Ciociaria, rendendola uno dei prodotti più rappresentativi dell’identità enogastronomica locale.
Ingredienti e preparazione
Ratafia ciociara
Attrezzatura
- 1 Contenitore di vetro
- 1 Cucchiaio di legno
- 1 Colino
- 1 Imbuto
- 1 bottiglia di vetro
Ingredienti
- 1 kg visciole
- 500 gr zucchero
- 1 lt vino rosso
- 250 ml alcool puro 90%
Istruzioni
- Le visciole mature vengono lavate, snocciolate e poste in un contenitore di vetro con lo zucchero e una parte di vino rosso. Questo composto viene lasciato macerare al sole per circa 40 giorni, mescolando di tanto in tanto per garantire che le ciliegie rilascino tutti i loro succhi.1 kg visciole, 500 gr zucchero, 1 lt vino rosso
- Dopo il periodo di macerazione, viene aggiunto l'alcol puro, mescolato al restante vino rosso, che viene poi unito al preparato di ciliegie e zucchero. Questo passaggio è fondamentale per bilanciare il sapore e garantire una buona conservazione del liquore.250 ml alcool puro 90%
- Il composto ottenuto viene lasciato riposare per almeno un mese in un luogo fresco e buio. Durante questo periodo, i sapori si amalgamano e si intensificano.
- Dopo il periodo di riposo, la ratapia viene filtrata per rimuovere le bucce e i residui solidi, e infine imbottigliata. È consigliabile lasciarla maturare ulteriormente per alcuni mesi per ottenere un sapore più rotondo e completo.
Note
Consumo e tradizione
La ratafia ciociara ha da sempre un forte legame con la tradizione contadina e viene spesso consumata durante momenti speciali e celebrazioni nella regione della Ciociaria. È un liquore tipicamente servito a fine pasto come digestivo o accompagnato da dolci, specialmente quelli a base di cioccolato. Il suo sapore dolce e fruttato la rende particolarmente adatta per concludere i pasti con un tocco di dolcezza e raffinatezza.
La ratafia è protagonista in sagre e feste locali che celebrano i prodotti tipici della regione. Ad esempio, durante la Sagra della Ciliegia a Pastena, si possono trovare varianti di ratafia preparate con visciole, le ciliegie selvatiche usate per la sua produzione. Altre sagre, come quelle del vino Cesanese, celebrano la tradizione enogastronomica della Ciociaria, dove la ratafia viene spesso degustata insieme ai vini locali.
In occasione di eventi come Cantine Aperte a Piglio, è possibile assaggiare la ratafia insieme ai celebri vini della zona, come il Cesanese del Piglio DOCG, confermando il ruolo centrale di questo liquore nella gastronomia e nelle tradizioni ciociare.
Queste occasioni, sagre e celebrazioni, testimoniano quanto la ratafia ciociara sia profondamente radicata nella vita sociale e culturale della regione, portando avanti una tradizione secolare che si fonde con la moderna enogastronomia.
Conclusione
La ratafia ciociara non è solo un liquore, ma un vero e proprio simbolo delle tradizioni enogastronomiche della Ciociaria. Il suo sapore dolce e fruttato, unito al profondo legame con la storia contadina della regione, la rendono una bevanda unica, perfetta per concludere i pasti e da gustare nelle occasioni speciali. Dagli antichi matrimoni ai moderni eventi come le sagre locali, la ratafia continua a essere un protagonista importante delle celebrazioni nella Ciociaria, mantenendo viva una tradizione che si tramanda da generazioni. Il suo ruolo nelle sagre e festività locali, così come nella vita quotidiana, testimonia quanto sia radicata nella cultura di questa terra.
Oggi, la ratafia rappresenta un ponte tra passato e presente, unendo le tecniche di produzione tradizionali con il gusto e l’apprezzamento contemporaneo. Chiunque voglia immergersi nei sapori autentici del Lazio, non può non assaporare questo delizioso liquore, che racchiude in sé tutta la storia e il fascino di una terra ricca di cultura.
Bevi sempre con moderazione!